sabato 26 maggio 2012

Mailing list. Possiamo con una semplice email supportare nuovi progetti?


Ci siamo mai chiesti quante volte diamo il nostro indirizzo email a disposizione di soggetti terzi solo per ricevere informazioni che al momento ci sembrano interessanti, o per scaricare un micro “gadget”, o tramite le varie applicazioni facebook? Ovviamente si sa, quante email pubblicitarie poi riceviamo che quotidianamente poi cestiniamo o marchiamo come spam. Ma tutte queste email sono il business di chi le manda, ed i valori non sono niente male.

Ora, cambio apparentemente discorso.

Si parla spesso di startup di "new" economy, e il primo collegamento per avviare una startup sono incubatori e venture capital. Ma è sempre vere che per iniziare da zero servono subito centinaia di migliaia di euro? O a volte bastano competenze, capacità, la giusta idea e un piccolo capitale di poche migliaia di euro? Bene, io credo che molte volte per dare il primo avvio servono proprio quei “pochi” euro.

In molti paesi questo gap è riempito dalle banche che danno micro credito ai progetti, da piccoli business angels, o dal crowdfunding. E in Italia? Anche qui c’è un vuoto. Le banche si sà, chiedono 100 per dare 10, i business angels forse si contano sulle dita di una mano.

Il crowdfunding non decolla, perché? La risposta che mi sono dato è forse semplice e banale, perché devo dare i miei soldi ad uno sconosciuto/a? Ma dobbiamo però in qualche modo colmare questo gap, da qui l’idea alla base di Polis 2.0.

Ci sono molti modi per creare un fondo a sostegno delle idee che poi possono svilupparsi in imprese e quindi lavoro. Uno dei progetti iniziati da Polis 2.0 è “Da rifiuto a risorsa”, quanti cellulari possediamo in casa che non usiamo e che non sappiamo dove smaltirli per non inquinare l’ambiente? Da oggi donandoli all’associazione, questo rifiuto diventa un piccolo tassello nella costruzione del fondo. I cellulari raccolti sono rigenerati e venduti da altre società a paesi in via di sviluppo, quindi con un gesto solo facciamo tre volte bene, salviamo l’ambiente, sosteniamo chi ha idee da realizzare, aiutiamo lo sviluppo dei paesi più poveri.

Ma torniamo a monte, cosa c’entrano le email con tutto questo?

A questo punto lo avrete capito da soli. Due domande a cui rispondere, leggereste una newsletter sapendo che state contribuendo a quanto sopra descritto? Tra una pubblicità generale ed una “pubblicità sociale” a quale daresti più attenzione? Questo è il secondo progetto a cui stiamo lavorando, la costruzione di una mailing list per costruire questo fondo di primo intervento alle startup. 

Molto altro bolle in pentola, come l’e-commerce sociale… ma questo alla prossima volta. Stay tuned seguici anche su facebook

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