giovedì 6 ottobre 2011

Un esempio di startup Italiana raccontata attraverso l'intervista a Raffaele Racioppi di CondivisioneImmobiliare.it


Ho spesso lamentato la mancanza d' innovazione in diverso settori, talvolta dovuta alla poca professionalità. Ultimamente poi mi sono soffermato sull'immobiliare con l'inchiesta "Frontiera Immobiliare Russia" denunciando come purtroppo si appare agli occhi di molti investitori e uomini d’affari stranieri e cioè, come quelli che speculano, che fanno i furbi, quelli che non ascoltano e non vogliono capire e accettare le differenze fermi a vecchi modelli oramai oserei definire “obsoleti”. Gli stessi modelli contro cui ogni giorno si scontra la mia associazione e che mi portano ad accogliere richieste dall'estero proprio perché qui innovazione ha un significato troppo spesso ridotto al solo parlarne ma senza allargarsi troppo: bisogna innovare e lì ci si ferma, al bisogno. Però sono ancora convinto che innovare è possibile qui in Italia, e che farlo significa mettersi in gioco sul serio. Quello che non arriva è che cambiare un modello di business non significa gettare a mare gli interessi di chi sa fare il mestiere ma anzi significa dare peso alla meritocrazia che oggi spesso è solo una parola con cui riempirsi la bocca, proprio come Innovazione.

La Condivisione Immobiliare è uno spunto importante in questo senso. E' una novità di cui vale veramente la pena parlare e di cui non si scriverà mai abbastanza. E' un modello nuovo per il panorama italiano e l'intervista che ho fatto a Raffaele Racioppi dimostra come possono nascere idee di startup italiane meritocratiche capaci di proporsi come valore aggiunto di un settore e non come una semplice alternativa.

Visionario, precursore, innovatore, ricercatore, in quale di questi aggettivi ti identifichi maggiormente?

Non esageriamo. Mi definirei un osservatore dei fenomeni che possono condizionare l’evoluzione sociale in generale, e, nel particolare, un professionista del mondo immobiliare attento alle varie modalità di svolgere la professione negli altri Paesi, europei ed extraeuropei.

10 anni fa, in periodi non sospetti e con un mercato che neanche immaginava di dover attraversare un periodo di crisi profonda e strutturata come quello attuale, parlavi di collaborazione tra agenti immobiliari e di MLS come linea da seguire per far evolvere la professione. Oggi, che parlare di collaborazione èquasi normale, confermi ancora questa tesi?

Certamente, e a maggior ragione in questo periodo. Non potrebbe essere altrimenti, oggi le tecnologie e il mercato rendono ancora più attuale la visione collaborativa generata dall’MLS. È vero che è diventato di moda parlare di collaborazione e di MLS, è altrettanto vero però che ancora non siamo riusciti a delineare il modello vincente. Molti i tentativi messi in campo, ma nessuno che abbia avuto il riconoscimento di standard da seguire ed imitare. Sono convinto che si sia esaurito il filone degli illuminati e dei precursori (per tornare alla prima domanda), a breve scenderanno in campo i “big”: franchisor, associazioni di categoria, progetti di grandi gruppi imprenditoriali, che sino ad ora hanno lasciato maturare il mercato, adesso, a terreno pronto, si apprestano a sfoggiare grandi progetti industriali, dai quail emergerà uno o più leader. Su una cosa però ho cambiato visione, 10 anni fa credevo che l’MLS sarebbe potuto partire anche senza il supporto dei grandi gruppi, oggi invece sono certo che il cambiamento partirà proprio dai gruppi. Una convinzione maturata dal massiccio supporto formativo necessario per diffondere metodologie condivise e diffuse.


[ N.d.R. ] MLS è l'acronimo di Multiple Listing Service, una piattaforma tecnologica dedicata agli Agenti Immobiliari che permette di condividere voci immobiliari con i colleghi per creare business comune. L'assunto, dimostrato sul campo, è che la condivisione di dati garantisce dinamicità al settore creando nuove opportunità di guadagno, perché è in grado di "misurare" l'andamento dei diversi segmenti che interessano l'attività di vendita e acquisto.
Hai appena lanciato condivisioneimmobiliare.it un innovation lab di idee e prodotti dedicato al Real Estate, spiegaci meglio di cosa si tratta.

Condivisione Immobiliare è il frutto di un pensiero generato dal confronto con quanto avviene quotidianamente su tutti i mercati e sopratutto è il figlio naturale del modo di concepire il web, sia l’attuale che quello della prossima generazione definita 3.0. Condividere idee, progetti, metodologie e semplici pensieri. L'Innovation Lab e una modalità diffusa tra gli informatici, un modo di confrontarsi, supportarsi e talora sostenrsi economicamente per lanciare progetti ritenuti validi ed innovativi. Il settore immobiliare ha bisogno di nuova linfa vitale che può essere generata, anche, dall‘entusiasmo spontaneo di chi ha voglia di fare e proporre progetti e idee. CondivisioneImmobiliare.it e una vetrina sul web dove incontrarci e scambiare idee ed opinioni, dove testare prodotti e acquisire visibilità. Una piazza dove ci si dà del tu, dove non ci si sofferma solo sulla crisi economica o sistemica che sia, ma ci si sforza di creare qualcosa di nuovo che produca sia business che servizio. Una piazza dove esplorare anche esempi provenienti da altre realtà che hanno già vissuto le medesime dinamiche.

Abbiamo visto sul sito un sigillo "approved", un marchio di garanzia o cosa altro?

È il sigillo che rilasciamo alle idee che reputiamo valide. Un sigillo che rilasciamo solo dopo aver testato un prodotto ed averlo trovato utile e funzionante. Non è un marchio di qualità assoluta, ma un riconoscimento all’idea. A tal proposito stiamo studiando una formula contest e la possibilità di premiare più concretamente i progetti più belli e innovativi. Ma ne parleremo più in là.

Presentato così il tuo progetto sembra un format pronto ad uscire dal web per trasformarsi in un evento, non dirmi che non ci avevi pensato...

Ci ho pensato eccome, anzi il sogno nel cassetto è proprio quello di trasferire periodicamente gli incontri dalla piazza virtuale a quella reale, dapprima sotto forma di riunioni dirette nelle quali discutere di persona, per arrivare poi a organizzare un evento pubblico e invitare tutti gli operatori del settore a parteciparvi per presentare progetti e prodotti. Vogliamo dare visibilità ai progetti innovativi.

Per concludere, una domanda quasi scontata vista la natura innovativa di condivisioneimmobiliare.it. Quanto reputi importante l'introduzione di risorse "native digitali" all'interno delle agenzie immobiliari?

Su questo tema mi sono già espresso in un articolo sull' inserimento dei nativi digitali agenzie immobiliari. Credo che dovremmo incentivare maggiormente l’ingresso dei giovani nelle nostre agenzie, abbiamo bisogno della loro freschezza e del loro essere incontaminati dalle dinamiche passate. Sono certo che il giusto equilibrio può generarsi dal mix di esperienza e propensione all’innovazione. Alcuni Agenti Immobiliari lamentano di non trovare giovani da avviare alla professione, ma spesso non ci si chiede se quello che viene proposto è un ambiente adatto ai giovani ed alle loro dinamiche comunicative. Dopo tutto si tratta di dinamiche che dettano nuove regole anche nell' Immobiliare.

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